Open Access

Che cos’è

OPEN ACCESS

Open Access significa accesso libero e senza barriere al sapere scientifico, come viene enunciato nella Dichiarazione di Berlino.

“La nostra missione di disseminazione della conoscenza è incompleta se l’informazione non è resa largamente e prontamente disponibile alla società. Occorre sostenere nuove possibilità di disseminazione della conoscenza, non sol paradigma dell’accesso aperto via Internet.     
Definiamo l’accesso aperto come una fonte estesa del sapere umano e del patrimonio culturale che siano stati validati dalla comunità scientifica.”

Il principio dell’accesso aperto risponde agli alti valori costituzionali di promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica, nonché di tutela della libertà accademica.

In particolare, esso mira a:

  • potenziare la diffusione su scala internazionale della ricerca scientifica
  • comprimere il tasso di duplicazione degli studi scientifici
  • rafforzare la ricerca interdisciplinare, il trasferimento della conoscenza alle imprese e la trasparenza verso la cittadinanza
  • rendere più efficiente l’uso di contributi scientifici a fini didattici
  • garantire la conservazione nel tempo della produzione scientifica

“I vantaggi dell’Open Access, in termini di maggiore circolazione e condivisione delle conoscenze e la loro ricaduta a livello economico e sociale, sono riconosciuti e sostenuti dalle politiche della Commissione Europea, dalle agenzie di finanziamento della ricerca internazionali e nazionali, da provvedimenti normativi nazionali, oltre che da numerose dichiarazioni di principio da parte di organizzazioni ed enti internazionali.

Allegati

Berlin Declaration
Heal Italia Regolamento Open Science

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Open Research

Che cos’è

OPEN RESEARCH

L’accesso aperto alle pubblicazioni, così come l’Open Research Data Pilot (ORDP), è stato una politica chiave in tutto Horizon 2020, il programma quadro per la ricerca e l’innovazione. Nell’ambito del nuovo programma quadro Horizon Europe (2021-2027) la Commissione intende rafforzare ulteriormente gli aspetti della scienza aperta, imponendo anche l’accesso aperto ai dati della ricerca come scelta prioritaria, ma sempre secondo il principio “as open as possible, as closed as necessary“. 

La scienza aperta è una priorità strategica per la Commissione europea e la sfida per l’Europa è far sì che la scienza aperta diventi il modus operandi per tutti i ricercatori.  
La scienza aperta consiste nel condividere il più rapidamente possibile conoscenze, dati e strumenti nel processo di ricerca e innovazione (R&I), in collaborazione aperta con tutti gli attori della conoscenza pertinenti, tra cui il mondo accademico, l’industria, le autorità pubbliche, gli utenti finali, i cittadini e la società in generale. 

La scienza aperta consente di migliorare la qualità, l’efficienza e l’impatto della R&I, di aumentare la reattività alle sfide affrontate dalla società e far crescere la fiducia di quest’ultima nel sistema scientifico.

Dal 2016, la Commissione organizza la sua politica di scienza aperta secondo otto “ambizioni”: 
 

  • Open DataFAIR (Findable, Accessible, Interoperable and Reusable data) e la condivisione di dati aperti dovrebbero diventare l’impostazione predefinita per i risultati della ricerca scientifica finanziata dall’UE.
  • European Open Science Cloud (EOSC): un “ecosistema federato di infrastrutture di dati di ricerca” che consentirà alla comunità scientifica di condividere ed elaborare i risultati e i dati della ricerca finanziata con fondi pubblici oltre i confini e i settori scientifici.
  • Metriche di nuova generazione (New Generation Metrics): devono essere sviluppati nuovi indicatori per integrare gli indicatori convenzionali per la qualità e l’impatto della ricerca, in modo da premiare le pratiche di scienza aperta.
  • Futuro della comunicazione accademica (Scholarly communication): tutte le pubblicazioni scientifiche sottoposte a revisione paritaria dovrebbero essere liberamente accessibili e dovrebbe essere incoraggiata la condivisione precoce di diversi tipi di risultati della ricerca.
  • Rewards: i sistemi di valutazione delle carriere di ricerca dovrebbero riconoscere pienamente le attività di scienza aperta.
  • Integrità della ricerca (Research integrity): tutta la ricerca finanziata con fondi pubblici nell’UE dovrebbe rispettare standard di integrità della ricerca concordati.
  • Istruzione e competenze (Education and skills): tutti gli scienziati in Europa dovrebbero disporre delle competenze e del supporto necessari per applicare le pratiche di ricerca scientifica aperta.
  • Scienza dei cittadini (Citizen science): i cittadini possono dare un contributo significativo ed essere riconosciuti come validi produttori di conoscenza scientifica europea.

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Open Science

Che cos’è

OPEN SCIENCE

Open Science è “fare scienza” in modo che altri ricercatori possano collaborare e contribuire; dove dati, note di laboratorio e altri processi vengono messi a disposizione, con licenze che consentano il riutilizzo, la ridistribuzione e la riproduzione della ricerca e dei suoi metodi.

“La scienza aperta è un approccio al processo scientifico basato su collaborazione, condivisione aperta e tempestiva dei risultati, modalità di diffusione della conoscenza basate su tecnologie digitali in rete e metodi trasparenti di validazione e valutazione dei prodotti della ricerca.
La scienza aperta accresce l’efficacia della collaborazione e la riproducibilità dei risultati della ricerca. Essa aumenta il potenziale collaborativo con la possibilità di accesso ai dati e loro riuso per nuove analisi, anche di tipo interdisciplinare, e per l’insegnamento scientifico, nonché la fruibilità del sapere scientifico, in modo trasparente, a beneficio della società.”

Ministero dell’Università e della Ricerca, Piano Nazionale per la Scienza Aperta 2021-2027

Secondo la Commissione Europea, Open Science è:

  • condividere in modo aperto e trasparente metodologie, conoscenze, processi e strumenti, sin dalle prime fasi del processo della scoperta scientifica
  • trasparenza nella metodologia sperimentale, nell’osservazione dei fenomeni e nella raccolta dei dati
  • affidabilità e riusabilità pubblica dei dati scientifici e dei prodotti della ricerca
  • accessibilità pubblica e trasparenza dei processi di comunicazione scientifica
  • utilizzo e condivisione dei tools web-based per facilitare la collaborazione scientifica

“Open science is defined as an inclusive construct that combines various movements and practices aiming to make multilingual scientific knowledge openly available, accessible and reusable for everyone, to increase scientific collaborations and sharing of information for the benefits of science and society, and to open the processes of scientific knowledge creation, evaluation and communication to societal actors beyond the traditional scientific community. It comprises all scientific disciplines and aspects of scholarly practices, including basic and applied sciences, natural and social sciences and the humanities, and it builds on the following key pillars: open scientific knowledge, open science infrastructures, science communication, open engagement of societal actors and open dialogue with other knowledge systems.”

UNESCO Recommendation on Open Science

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Clinical exploitation

SPOKE 8

Clinical Exploitation

Convalida clinica e implementazione di approcci innovativi di medicina di precisione predittiva, preventiva, diagnostica e terapeutica, basati su fenotipizzazione molecolare e clinica consolidata o emergente e protocolli decisionali guidati dall’intelligenza artificiale.

Obiettivo generale

Questo spoke mira a convalidare e implementare, in ambito clinico approcci di medicina di precisione, principalmente sulla base dei dati disponibili nei centri partecipanti o generati dai partecipanti a questo spoke, e con la prontezza a scambiare e applicare le conoscenze emergenti attraverso le interazioni con tutti gli altri spoke.

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Referente: Prof. Piero Marchetti e Chiara Cremolini
Istituzione Leader: Università di Pisa
Enti partecipanti: IFO-IRE, M.NEGRI, S.ORSOLA, SAPIENZA, TLS, TOR VERGATA, UNIBO, UNICA, UNICT, UNIMIB, UNIMORE, UNIPA, UNIVR, UPMC

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Prevention strategies

SPOKE 7

Prevention Strategies

Approcci integrati e di medicina di genere per strategie di prevenzione basate su dati biometrici ambientali, di stile di vita e clinici.

Obiettivo generale

Lo spoke 7 mira a prevedere con maggiore precisione quali strategie/interventi di prevenzione funzioneranno per una particolare malattia e contribuirà a stabilire raccomandazioni di salute pubblica per sottogruppi specifici in base al fenotipo, al genotipo e all’esposoma. La ricerca proposta ha come obiettivo l’identificazione dei determinanti del rischio individuale di sviluppare malattie ad alto impatto sullo stato di salute di una popolazione, come le malattie cardiovascolari, tumorali o endocrino-metaboliche.

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Referente: Prof. Gianluca Moroncini
Istituzione Leader: Università Politecnica delle Marche
Enti partecipanti: IFO-IRE, ISS, NEUROMED, SAPIENZA, UNIBO, UNICA, UNICT, UNIFG, UNIMORE

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Healthy Toolbox

SPOKE 6

Healthy Toolbox

Sviluppo di dispositivi innovativi per la diagnosi di precisione e la terapia personalizzata.

Obiettivo generale

Lo spoke 6 svilupperà un pacchetto di strumenti tecnologici e di dispositivi per applicazioni sia nella diagnostica di precisione inclusi biosensori, dispositivi elettronici e ottici, integrati con la microfluidica, sia nella terapia come sistemi robotici e sviluppo di agenti nano-veicolati per il trattamento teranostico delle malattie monogeniche, poligeniche e il cancro. Lo spoke, in particolare, disegnerà delle strategie per dirigere selettivamente un farmaco verso uno specifico organo/tessuto o sistema cellulare, per ottenere il rilascio/mantenimento dell’agente terapeutico nel sito bersaglio per un periodo prolungato.

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Referente: Prof. Massimo Dominici e Augusto Carlo Bortolotti
Istituzione Leader: Università degli studi di Modena e Reggio Emilia
Enti partecipanti: CRO Aviano, UNIBO, UNICA, UNICT, UNIFG, UNIMIB, UNIPA, UNIPI, UNIVR

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Next-gen therapeutics

SPOKE 5

Next-gen Therapeutics

Dal silico al letto del paziente: progettazione e validazione di strategie terapeutiche innovative su misura e personalizzate.

Obiettivo generale

Convalidando nuovi bersagli ed effettori terapeutici, determinando i bersagli cellulari e molecolari e completando l’analisi in contesti preclinici, lo spoke 5 definirà i farmaci candidati e i meccanismi di azione del farmaco a livello cellulare e molecolare, stabilendo delle pipeline riproducibili e rapide per la validazione preclinica di terapie innovative contro le malattie monogeniche, poligeniche e il cancro.

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Referente: Prof. Francesca Granucci
Istituzione Leader: Università Milano Bicocca
Enti partecipanti: CRO Aviano, ISS, M.NEGRI, NEUROMED, OPELLA, SAPIENZA, SIT, TLS, UNIBO, UNICA, UNICT, UNIMORE, UNIPA, UNIPI, UNIVR

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Precision diagnostic

SPOKE 4

Precision Diagnostic

Medicina di precisione che integra biomarcatori clinici e di imaging per una “diagnosi precisa nello spazio e nel tempo”.

Obiettivo generale

Implementando gli strumenti computazionali nella pratica clinica supportati dall’analisi integrata dei dati digitali, tra cui bioimaging, omics e dati derivati da dispositivi medici, eseguita utilizzando strumenti computazionali (AI e medicina di rete), lo spoke 4 fornirà nuovi percorsi diagnostici non invasivi per una diagnosi precoce e uno screening più precoce e preciso, accessibile e conveniente per le malattie mono e poligeniche e il cancro.

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Referente: Prof. Andrea Isidori
Istituzione Leader: Sapienza Università di Roma
Enti partecipanti: S.ORSOLA, TOR VERGATA, UNIBO, UNICA, UNICT, UNIFG, UNIMIB, UNIMORE, UNIPA, UNIPI, UNIVPM, UNIVR

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Prediction models

SPOKE 3

Prediction Models

Modelli avanzati di predizione per la prognosi e la risposta terapeutica.

Obiettivo generale

Lo spoke 3 svilupperà avanzati modelli computazionali e preclinici che ricapitolano la complessa evoluzione cellulare anche a seguito di un’azione di un agente esterno inclusi composti e radiazioni, che supporteranno le decisioni cliniche per la gestione dei pazienti affetti da malattie monogeniche e poligeniche compresi quelli dipendenti da specifiche mutazioni e cancro, evitando così la tossicità da farmaci e radiazioni così da ridurre anche i costi del trattamento.

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Referente: Prof. Giorgio Stassi
Istituzione Leader: Università degli studi di Palermo
Enti partecipanti: BIREX, IFO-IRE, IOM, ISS, M.NEGRI, SAPIENZA, SIT, TOR VERGATA, UNIBO, UNICA, UNICT, UNIFG, UNIMIB, UNIMORE, UNIPI, UNIVPM

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Intelligent health

SPOKE 2

Intelligent Health

Data Science per una Sanità 4.0: gestione dei dati e sviluppo di metodi avanzati, algoritmi e approcci di apprendimento automatico che integrano dati clinici e molecolari su larga scala.

Obiettivo generale

Attraverso un’efficiente gestione dei dati e lo sviluppo di metodi avanzati, algoritmi e approcci di apprendimento automatico che integrano i big data sanitari, lo spoke 2 stabilirà un modello di piattaforma collaborativa di dati e analisi nel pieno rispetto della legislazione italiana sulla privacy per consentire l’elaborazione di dati su grandi volumi di dati digitali eterogenei per la costruzione di modelli predittivi, che apriranno nuove strade per l’assistenza sanitaria moderna e la medicina personalizzata.

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Referente: Prof. Stefano Diciotti
Istituzione Leader: Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Enti partecipanti: BIREX, ENGINEERING, IFO-IRE, ISS, NEUROMED, SAPIENZA, TOR VERGATA, UNICA, UNICT, UNIMIB, UNIMORE, UNIPI, UNIVR

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Holistic nosology

SPOKE 1

Holistic Nosology

Dai pazienti alle molecole e ritorno: mappatura del panorama omico dall’ambiente molecolare a quello clinico, per identificare, classificare e perfezionare i fenotipi delle malattie multifattoriali.

Obiettivo generale

Mappando il panorama omico, lo spoke 1 definirà i marcatori molecolari predittori di eventi avversi o protettivi alla base dei meccanismi molecolari delle malattie multifattoriali. La caratterizzazione molecolare offrirà nuovi potenziali bersagli terapeutici e biomarcatori specifici di prognosi e di risposta alle terapie.

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Referente: Prof.ssa Eleonora Candi
Istituzione Leader: Università degli studi di Roma Tor Vergata
Enti partecipanti: ISS, NEUROMED, SAPIENZA, TLS, UNIBO, UNICA, UNIFG, UNIMORE, UNIVPM, UNIVR

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