Ha preso ufficialmente il via da New York la prima missione internazionale di attrazione investimenti promossa dalla Fondazione Heal Italia, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra la filiera strategica italiana della ricerca e innovazione – incentrata su medicina di precisione, diagnostica e terapie innovative – e università, fondi e imprese statunitensi ed estere.
Due le tappe principali della missione: New York, dove si sono svolti incontri di alto profilo, e Boston, dove la delegazione ha proseguito i lavori la settimana successiva.
A New York, la Fondazione ha avviato un dialogo con la Cornell University – Weill Cornell Medicine, con la quale sono state delineate ipotesi di collaborazione nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla genomica e alla medicina personalizzata per il trattamento di malattie cronico-degenerative, come il cancro. L’obiettivo è creare un ponte operativo tra il Centro di Medicina di Precisione della Cornell e i futuri Centri di Medicina di Precisione promossi in Italia dalla Fondazione Heal Italia.
La missione ha incluso anche un importante confronto con ITA – ICE (Agenzia negli USA per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), durante il quale sono stati individuati punti di contatto per possibili collaborazioni volte a sostenere l’attrazione di investimenti esteri, in particolare a favore di start-up italiane operanti nei settori strategici della ricerca biomedica.
A guidare la missione è stata la dottoressa Laura Leonardis, direttore operativo della Fondazione Heal Italia e Responsabile dei Centri di Medicina di Precisione, affiancata da una delegazione composta dal consigliere d’amministrazione Bernardo Marassi e dalla dottoressa Tiziana Lipari, referente per le attività di internazionalizzazione.
La missione è proseguita nei giorni successivi a Boston, grazie alla partecipazione alla Bio International Convention 2025 (in programma dal 16 al 19 giugno 2025 con più di 20mila professionisti provenienti da oltre 60 Paesi del mondo e punto di riferimento globale per l’intera filiera biotech) con ulteriori incontri istituzionali e accademici volti a rafforzare le collaborazioni scientifiche e ad attrarre nuovi investimenti verso l’Italia.